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Dove il diritto incontra il rispetto

 

FANATISMO DIGITALE

2025-10-20 17:58

Avv. Laura Queirolo

Cyberbullismo, Tutela e difesa del consumatore, One deepmind section, fanatismodigitale-digitale-fans, consumatoreconsapevole-acquistionline, benesseredigitale-pubblicita,

FANATISMO DIGITALE

Fanatismo digitale: quando l’adorazione diventa dipendenza

Fanatismo digitale: quando l’adorazione diventa dipendenza

Nel mondo iperconnesso e dominato dagli algoritmi, anche l’amore per un artista può assumere forme complesse e ambigue.

Ciò che nasce come semplice ammirazione può trasformarsi in un legame invisibile ma totalizzante, costruito attraverso schermi, interazioni virtuali e musica condivisa.

È il fenomeno delle relazioni parasociali, teorizzato da Horton e Wohl (1956): rapporti “a senso unico” con figure pubbliche o personaggi dello spettacolo che appaiono autentici, ma che non esistono realmente nella vita dell’osservatore.

Il cervello, stimolato dai circuiti dopaminergici e dalla sincronia emotiva dei concerti, delle fan-community o delle dirette online, percepisce un’intimità che in realtà non ha reciprocità.

Si genera così un senso di appartenenza identitaria — il classico “noi contro gli altri” — che può offrire conforto e riconoscimento, ma anche condurre a isolamento, dipendenza affettiva e perdita del senso critico.

I soggetti più vulnerabili, in particolare adolescenti o persone con tratti dipendenti, finiscono per confondere l’ammirazione con la propria identità, mentre la comunità virtuale diventa l’unico specchio della loro esistenza.

Queste dinamiche sono state ampiamente analizzate in letteratura scientifica, tra cui:

Horton & Wohl, The Parasocial Interaction (1956)

McCutcheon et al., Celebrity Worship and the Absorption–Addiction Model (2002)

Hogg, Uncertainty–Identity Theory (2007)

Il One DeepMind Project analizza come il web amplifichi questi meccanismi, rendendo sempre più labile il confine tra entusiasmo e fanatismo.

Le fan-page, la stan culture e i sistemi di raccomandazione automatica possono alimentare bolle emotive in cui l’adorazione diventa dipendenza, e la percezione della realtà si distorce in funzione dell’oggetto amato.

Obiettivo

Non si tratta di demonizzare la passione o la dimensione affettiva che accompagna l’arte e la musica, ma di educare alla consapevolezza digitale:

-riconoscere quando un legame virtuale diventa invasivo;

-mantenere la giusta distanza emotiva;

-riscoprire la propria identità autentica, oltre lo schermo.

La mente come spazio da difendere.

La consapevolezza come unica vera libertà digitale.

 

 

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