CYBERBULLISMO: NON È UNO SCHERZO
Il cyberbullismo è una forma di violenza psicologica che si consuma online: insulti, minacce, diffusione di foto o video imbarazzanti, esclusioni dai gruppi. Colpisce soprattutto i giovani, spesso in silenzio, con conseguenze gravi su autostima, rendimento scolastico e salute psicologica.
La legge italiana
Dal 2017 l’Italia ha una normativa specifica: la L. 71/2017, che ha introdotto strumenti di tutela per minori e famiglie. Nel 2024, la legge è stata rafforzata con misure più concrete per le scuole:
✅ Referente scolastico contro il cyberbullismo in ogni istituto
✅ Codice interno anti-bullismo, con regole e sanzioni chiare
✅ Sportelli di ascolto e sostegno psicologico per studenti e famiglie
✅ Giornata del rispetto, dedicata alla sensibilizzazione e alla prevenzione
La responsabilità delle scuole
La giurisprudenza è chiara:
- Le scuole hanno un dovere di vigilanza e prevenzione.
- Se non intervengono a protezione degli studenti, possono essere chiamate a rispondere dei danni subiti dai ragazzi.
Alcune sentenze hanno già riconosciuto responsabilità civile degli istituti scolastici per non aver attivato adeguate misure di tutela.
Prevenzione: una responsabilità condivisa
Il contrasto al cyberbullismo non si vince da soli. Serve l’impegno di tutti:
• Studenti → imparare a chiedere aiuto senza vergogna
• Genitori → dialogo aperto e presenza costante online e offline
• Insegnanti → educazione digitale e attenzione ai segnali di disagio
La prevenzione parte dall’ascolto e dall’educazione digitale consapevole.
Condividere per fermarlo
Parlarne è il primo passo per interrompere il silenzio e costruire una rete di protezione. Se hai vissuto episodi di cyberbullismo, raccontare la tua esperienza può aiutare altri a sentirsi meno soli.